La nuova rete poetica: Ticino Poetry Slam

CHIASSOLETTERARIA 2017, Murrayfield Pub Chiasso, Omar Cartulano

La carovana del progetto La nuova rete: i collettivi glocal della “poesia comunitaria”, curato da Dimitri Ruggeri, per questa volta espatria e raggiunge la vicina Svizzera con il diciassettesimo appuntamento. Ad essere ascoltato è il collettivo Ticino Poetry Slam (TPS) di Lugano che in questa intervista ha la voce di  Marko Miladinovic.

Il quando, il dove e il come del Ticino Poetry Slam

Il primo Ticino Poetry Slam ha avuto luogo al CSOA Il Molino di Lugano nel novembre 2014 dove partecipò  Sergio Garau con “I O”.  Allora, per omaggiare il centro autogestito e perché era per me una prima assoluta in quanto curatela, si era deciso di chiamarlo “Esercizio Molini Poetry Slam”, nome che è venuto meno appena usciti da lì, a maggio dell’anno seguente per l’edizione del festival internazionale di letteratura CHIASSOLETTERARIA.

Vince la poetessa americana Lexie Erin, CSOA il Molino, Lugano 21.11.2014, Cesare de Vita

In quel periodo frequentavo gli slam italiani da qualche anno, il poetry slam aveva avuto allora una nuova fase molto partecipata, (2011/’12 con Bulfaro, Agrati, Passoni, Burbank, Garau ecc.), da cui sarebbe in seguito nata la LIPS. Bisogna dire che l’esordio dello slam nella Svizzera italiana era avvenuto al ristorante Carlino di Chiasso (aka Santiago de Ciass), grazie all’ONG Espérance ACTI. Era il 2011, conduceva Simone Savogin. È stato infatti anche il mio primo slam e, come spesso accade ai novizi, l’avevo vinto. Grazie all’incontro con Simone avevo cominciato a frequentarli in Brianza e altrove (il secondo slam della mia vita lo ricordo a Vimercate), dove avevo conosciuto i nomi oggi noti e con i quali sono cresciuto in quegli anni.

Chi sono le persone che ruotano intorno al TPS?

Vera Bianda ha creato il logo, Flavio Calaon è lo stacchiere musicale originale, Marco Jäggli è stato l’ultimo notaio a caso e io, Marko Miladinovic, sono il condottiero pomeridiano o serale, presentatore o mcees o conduttore, nonché curatore ecc. Il regolamento è quello internazionale mentre il format è il seguente:
6/7 POETI TRA SVIZZERA E ITALIA
5 GIURATI A SORTE TRA IL PUBBLICO
3 MINUTI CIRCA PER POETA
2 TURNI+FINALE
1 CONDOTTIERO POMERIDIANO/SERALE
1 STACCHIERE MUSICALE ORIGINALE
1 SUPEROSPITE TRANSNAZIONALE
1 NOTARO/A A CASO
1 KIT DI SOVRAVIVENZA ETICO-ESTETICA (e/e)
1 MAZZO DI FIORI
0 NIET

Quanto è importante il rapporto/identificazione con il territorio?

Il TPS è una realtà unica nella Svizzera italiana, con sconfinamenti nel Grigioni italiano, ma non oltre: non ce lo permette il titolo. Ma sotto il segno del Ticino Poetry Slam sono stati creati molti ponti, sia con l’estero che all’interno della regione: in questi sei anni sono più di 100 i poeti, da tutta Italia ed Europa, che sono venuti nella Svizzera italiana per presentare le proprie poesie.

Con chi collaborate maggiormente?

Abbiamo organizzato poetry slam, incontri e letture (ZUGWANG POESIA!, rassegna di poesia contemporanea) in musei, scuole, sale concerti, bar, fondazioni, librerie, piazze, parchi, ecc. Abbiamo collaborato (e ringrazio qui) a Ligornetto: Museo Vincenzo Vela, a Chiasso: CHIASSOLETTERARIA, festival internazionale di letteratura, Bar Pace, Murrayfield Pub; a Lugano: POESTATE festival di poesia, Longlake Festival, Studio Foce, Dicastero Giovani ed Eventi, Agorateca, CSOA Il Molino, Spazio Morel, Jazz in Bess, BarLaura, Bibliocafé bar TRA e bar OOOPS; a Mendrisio: LaFilanda, Libreria dei Ragazzi, Libri da Rileggere, LiMe; a Locarno: Spazio ELLE, Mono Bar, Risonanza Rec, La rada; a Bellinzona: Domus Poetica, Performa Festival e Folk Bar; e a Poschiavo: ProGrigioni italiano. E mi sembra ci siano quasi tutti.

5 anni del Ticino Poetry Slam, Studio Foce Lugano 14.02.2019, Igor Grbesic

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